25 marzo 2006

Cristiano condannato a morte in Afghanistan!


Abdul Rahman, islamico convertito al cristianesimo,
denunciato dalla sua stessa famiglia,
rischia la condanna alla pena di morte a Kabul.


Sia chiaro, dico subito che non potrei mai rinunciare alla libertà religiosa, così come alla libertà di essere atei o agnostici.
Ed allo stesso modo, ritengo la Pena di Morte quello che è: un omicidio di Stato. E nessuno Stato può, per esistere, macchiarsi di questa colpa.
Spero quindi che Abdul possa tornare dalla sua famiglia, da uomo libero. Con tutto il cuore!

Però, voglio porre l'attenzione su un altro aspetto: ma in Afghanistan non abbiamo portato noi la democrazia? Non siamo andati a liberarli dall'oppressione dei TALEBANI? Non siamo andati là per liberare le donne dal Burka e dare loro la dignità che meritano? Non siamo ancora là (l'Italia ha da qualche tempo il comando delle operazioni, sapete com'è...gli USA si sono concentrati in Iraq) per garantire il rispetto dei diritti dell'uomo?

Beh, allora perché quest'uomo viene processato da un tribunale che adotta come propria legge quella coranica? Qualcuno me lo spiega? E' questa la democrazia e la libertà che i nostri soldati difendono laggiù?

Fonti: ANSA - La Repubblica

Comments:
La sua famiglia è cristiana, lui è sposato con una cristiana occidentale. Sono stati i suoi parenti a denunciarlo.
Il problema è che tutta l'operazione militare è stata giustificata col portare pace, democrazia e libertà... ma dove sono?
 
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