07 febbraio 2006

La storia del mito Apple in fiera a Vicenza



Domenica scorsa, nel pomeriggio, io e Geena siamo stati a Vicenza, a visitare il Mac in Show 2006, presso la Basilica Palladiana.

Spendo qualche parola per fare i complimenti agli organizzatori. Trovo davvero affascinante poter vedere la "storia" dei computer Apple all'interno di un edificio storico. Tra l'altro, il parallelismo tra l'opera Palladiana e la ricerca nel design di Apple mi sembra molto azzeccato.

Gli appunti riguardano lo spazio espositivo, un po' piccolo, e la mancanza di alcuni pezzi storici. Forse si poteva coinvolgere maggiormente gli appassionati, magari in fase di allestimento. Ah... un ultimo appunto, speravo sinceramente che i computer fossero funzionanti. Mi rendo conto che, dato il valore dei pezzi, sarebbe stato inopportuno che molta gente vi posasse le mani, ma credo che sarebbe stato utile mostrare in maniera completa l'evoluzione che si è vissuta.

Bellissima l'idea di mostrare e valorizzare il senso di comunità degli utenti Apple, attraverso l'esposizione delle Home Page di siti Web o foto di raduni, ecc.
Del resto, quello che differenzia da sempre gli utenti Apple è proprio l'appartenere ad una comunità, molto prima che questo concetto informatico fosse "sdoganato" da Internet.
Ciò non significa essere parte di un "elite", ma semplicemente essere accomunati dallo spirito di innovazione e ricerca tipici dei prodotti col marchio della mela iridata (ma che ora è solo grigia...)

Oggi, per la maggior parte del pubblico, Apple significa iPod. Apple deve moltissimo a questo prodotto, ma gli utenti "informatici" della mela vedono questa associazione come un limite. Apple ha prodotto e produce (e speriamo produrrà...) computer che sono sempre stati un riferimento: per la ricerca nel design, per la facilità d'uso, per la capacità di essere produttivi in brevissimo tempo. Ovviamente, iPod può rappresentare una sorta di "cavallo di troia", per spingere gli utenti a voler entrare in questo mondo diverso ma affascinante. Un mondo dove il motto Think Different viene ancora praticato.

Tornando a Mac in Show, voglio senz'altro segnalare la presenza dei modelli:


Apple IIe
La serie Apple II fu quella che permise ad Apple di diventare una tra le più grandi aziende della Silicon Valley. Fu un successo tale che scatenò la "guerra" con IBM, che portò poi allo sviluppo(ahimè!) dei PC.


Macintosh 128k
Lui, il primo e rivoluzionario computer Macintosh, antenato di una serie che ancor oggi non da segni di sofferenza e che ha portato Apple ad essere quella che oggi conosciamo. Quanta strada è stata percorsa dal 1984, ma i concetti che stanno alla base del primo Mac li possiamo trovare anche oggi nel nuovo iMac.


Macintosh Color Classic
L'ultimo Mac della serie Classic, un inno al design della fine degli anni '80. Davvero un pezzo degno di essere esposto al MOMA di New York. Nato già lento, ma l'unico Classic ad avere lo schermo a colori.


Macintosh Portable
Il primo "portatile" di mamma Apple, ovvero 10kg di morbidezza!! Schermo piccolo, batteria insignificante, solo un drive floppy... ma la strada era tracciata.


Performa 5500 e Mac TV
Il Mac TV fu il primo tentativo di Apple di rinnovare l'idea originaria di Macintosh, tentando di far diventare un computer un normale elettrodomestico.
Internet era ancora lontana e la televisione era ancora il sistema più usato per veicolare le informazioni. Il Mac TV era una normale TV applicata ad un Mac. Idea folle e visionaria di un computer in ogni casa, in ogni stanza.
In piena era PowerPC, quando la loro potenza di calcolo era insuperabile, Apple ripensò nuovamente il computer da casa. Come l'originario Macintosh 128k, schermo integrato, tutto semplice e a portata di mano. E veloce, all'epoca. Personalmente, ho sempre considerato il Mac TV e la serie 5500 come il preludio al successo planeterio dell' iMac.
In più, erano neri, quando tutti i PC erano ancora grigi o beige.


iMac
Il vero artefice della rinascita di Apple, il segno tangibile della Nuova Era Jobs in quel di Cupertino, CA. Il colore, le linee semplici e tonde, le plastiche semitrasparenti e il plexiglass fecero scuola. Quante brutte imitazioni, quante periferiche PC da allora adottarono quello stile!!


PowerMac G4
La forza bruta. La potenza di calcolo fatta computer. Quando uscì, il G4 era un supercomputer, potentissimo. L'unico problema di allora...era il sistema operativo! MacOS 8.6 era lo standard, MacOS 9.0 era da poco uscito e per nulla stabile, MacOS X (che allora chiamavamo Rhapsody) era in mano solo a pochi sviluppatori.
Solo oggi, chi lo possiede (specie nelle versioni a doppio processore) può rendersi conto di cosa avrebbe potuto fare allora.


Apple Cube
La potenza di un PowerPC G4 racchiusa in un cubo di plexiglass di 20cm. Un'idea fantastica, che fu un grandissimo flop commerciale. Troppo presto! Come sempre, Apple aveva anticipato i tempi, con un prodotto dal design ricercato ma per il quale il pubblico non era ancora disposto a spendere di più. Io me lo tengo stretto!

Non mancavano i prodotti attuali, per i quali rimando al sito Apple.

Nel prossimo post, parlerò un po' dei grandi assenti.

Novaborg Thinks Different!

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